il teatro, la voce, la prestanza fisica

Il teatro, la voce, la prestanza fisica


Era appena passato il 68 e io avevo poco più di ventanni.
Mi piaceva lo spettacolo, il teatro soprattutto, e volevo farlo da protagonista. Fare "teatro politico" – ovvio - e fare la regista – mi credevo un'intellettuale-.
La scuola del Piccolo Teatro di Milano sembrava lì apposta per me e per le mie ambizioni.
Così mi informo sull'esame di ammissione e incomincio a preoccuparmi: preparare l'analisi critica di alcuni spettacoli e altre cose del genere.
Altro che intellettuale politicamente impegnata, incomincio a sentirmi una provinciale imbranata.
Così guardo i contenuti dell'altro esame, quello per attori e penso che lì l'ingresso sia più semplice e più alla mia portata.
ERRORE! La selezione era durissima, ma non so come ce l' ho fatta.

E da allora ho sempre pensato che quello è stato il più bel errore della mia vita. Un errore che mi ha portato non solo a conoscere il teatro dal di dentro – e a sfatare alcuni miti sull'importanza del regista e del ruolo esclusivamente esecutivo dell'attore – ma soprattutto mi ha permesso di fare un percorso su di me, di scoprire le mie risorse e i miei limiti, e mi ha regalato la voglia di offrire anche agli altri la stessa opportunità.

Così ho fatto l'insegnante nella stessa scuola, cercando di trasmettere che, prima di esibirsi, è bene guardarsi dentro. E lo stesso ho fatto e continuo a fare nei corsi di formazione per aziende e organizzazioni.
Mi piace vedere persone che si misurano con cose che pensavano lontane dalle loro capacità e che provano poi la soddisfazione di scoprirsi capaci e innovative.

Così vorrei concludere con questo bel pensiero dell'attore americano Alan Alda:
Abbi il coraggio di vivere creativamente. La creatività è un luogo dove nessun altro è mai stato.
Devi lasciare la città della tua comodità e andare nelle terre selvagge della tua intuizione.
Non vi puoi arrivare con l'autobus, solo con il duro lavoro, con il rischio e senza sapere esattamente cosa stai facendo.
Ciò che scoprirai sarà meraviglioso: te stesso


Renata De Mattia